Prologue
Il servo astuto, Comedia del Sig. Vergilio Verucci, Gentil’huomo Romano Dottor di Legge, Detto l’universale nell’Academia dell’Intrigati di Roma, All’Illustriss. & Eccell. Sig. Gio. Batista Althems, Duca di Monte Dragone
Verucci, Vergilio
Éditeur scientifique : Saint Martin, Marie
Description
Auteur du paratexteVerucci, Vergilio
Auteur de la pièceVerucci, Vergilio
Titre de la pièceIl servo astuto, Comedia del Sig. Vergilio Verucci, Gentil’huomo Romano Dottor di Legge, Detto l’universale nell’Academia dell’Intrigati di Roma, All’Illustriss. & Eccell. Sig. Gio. Batista Althems, Duca di Monte Dragone
Titre du paratextePrologo
Genre du textePrologue
Genre de la pièceComédie
Date1610
LangueItalien
ÉditionVenezia : Alessandro Vecchi, 1610, in-4°. (Lien vers l’édition numérisée bientôt disponible)
Éditeur scientifiqueSaint Martin, Marie
Nombre de pages3
Adresse sourcehttp://www.opal.unito.it/psixsite/Teatro%20italiano%20del%20XVI%20e%20XVII%20secolo/Elenco%20opere/image696.pdf
Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Verucci-ServoAstuto-Prologue.xml
Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Verucci-ServoAstuto-Prologue.html
Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Verucci-ServoAstuto-Prologue.odt
Mise à jour2014-04-06
Mots-clés
Mots-clés français
GenreComédie (commedia ridicolosa, commedia dell’arte)
SujetUn serviteur trompant son vieux maître
TempsDe l’action/ de la représentation
ActionComique
Personnage(s)Serviteur rusé
ComédiensDilettantes ; au nombre de treize
RéceptionPublic choisi
FinalitéPlaisir
ExpressionLangages variés
MetadiscoursPrologue (portant sur le contenu de la pièce / abordant d’autres sujets)
AutreThéâtre érudit ; imitation des Anciens ; traduction ; Plaute et Térence
Mots-clés italiens
GenereCommedia (commedia ridicolosa, commedia dell’arte)
ArgomentoUn servo che inganna il vecchio padrone
TempoDell’azione / della rappresentazione
AzioneComica
Personaggio(i)Servo astuto
AttoriDilettanti ; quantità di tredici
RicezioneSpettatori scelti
FinalitàDiletto
EspressioneLingue diverse
MetadiscorsoPrologo che tratta dell’argomento della commedia / che tratta di altri temi
AltriTeatro erudito ; imitazione dagli Antichi ; traduzione ; Plauto e Terenzio
Mots-clés espagnols
GéneroComedia (commedia ridicolosa, commedia dell’arte)
TemaUn criado que engaña a su viejo amo
TiempoDe la acción / de la representación
AcciónCómica
Personaje(s)Criado astuto
Actor(es)Diletantes ; trece en total
RecepciónPúblico selecto
FinalidadEntretenimiento
ExpresiónLenguas diversas
MetadiscursoPrólogo que trata del argumento de la comedia / que trata de otros temas
OtrasTeatro erudito ; imitación de los Antiguos ; traducción ; Plaute y Terencio
Présentation
Présentation en français
Présentation en italien
Texte
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Prologo
{7} Oh quando (a mio parere) è stata e sarà sempre vera quella sentenza : Ubi multitudo, ibi est confusio5. Non lo vediamo adesso si chiaramente, poiché non solo tra gli ascoltanti, tra quali già mi par di vedere molti arcisavi rinoceronti dal naso lungo6, ma ancora li comici istessi che in tutto arrivano al numero di tredici, si è inteso tanto bisbiglio, che quasi eravamo risoluto di abbandonar l’impresa di recitarvi per ora questa nuova commedia del Servo Astuto, così detta da un servo, che con sottili astuzie inganna il suo vecchio padrone, il quale ancorché faccia del savio e dell’accorto, pure al fine dall’astuto suo servo si trova ingannato. L’autore in questa favola ha voluto imitar Terenzio7, e però lo fa sapere avanti, acciò gl’invi {8} diosi detrattori e maldicenti non si vadano vantando di aver col proprio giudizio loro, conosciuto il furto, ma che l’abbian saputo da lui stesso. Nè ciò si tiene a vergogna, perché oltre che è stil comune di andar imitando dai più dotti Autori, è anco non picciola lode pigliando da vari luoghi boni e approvati, da tutti saperlo poi mettere a proposito suo, e tradurlo da una lingua in un altra, il che forse non saprebbero far tali e quali che van mordendo le opere altrui. E lor talvolta non intenderanno la lingua maccaronica, non che Plauto e Terenzio, che tra i latini sono difficili, e non son intesi da tutti quelli che fanno professione di belle lettere. Ma torniamo alla commedia e non facciamo come la maggior parte, che nei lor prologhi di ogni altra cosa trattano fuor che di quello che si contiene nella commedia. Qui non aspettate lunghi e vani discorsi di giovani innamorati, non spropositi, e baie di servi sciocchi, non insipidi e noiosi discorsi d’importuni pedanti, non sciapiti consigli di fantastici vecchi, né simili altre baiate8 ; ma lingue {9} diverse, abiti differenti, costumi vari e burle di più sorte. E però speriamo che sia per piacervi, poiché si dice pubblicamente che per tal variar natura è bella. Fate dunque silenzio, e attendete che da questi che vengono di qua intenderete parte dell’argomento della favola, e il resto saprete di mano in mano che a voi verranno gli altri.